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Rischio aggressione in ambito sanitario

2 ore (online in modalità Fad ASINCRONA)

Raccomandazione n. 8 del  Ministero della Salute del novembre 2007

E’ previsto il rilascio dell’attestato di CERTIFICAZIONE

30,00

Durata del corso:

2 ore (online in modalità FAD asincroa)

N. Partecipanti:

Nessun limite

A chi è rivolto:

Operatori sanitari

La violenza nel posto di lavoro nel settore sanitario è un problema globale e sempre più diffuso e gli interventi per prevenire incidenti violenti e per preparare il personale non sono ancora attuati in modo coerente e la loro efficacia è spesso inadeguata. Gli atti di violenza vanno affrontati secondo disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, o Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e trovano il loro fondamento nella Costituzione della Repubblica Italiana secondo cui il diritto alla salute e all’integrità fisica è un diritto fondamentale dell’uomo.

Il Ministero della Salute già nel novembre del 2007 ha emanato la Raccomandazione n. 8 per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari ed in particolare il titolo indica come “gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione”

 

Obiettivi del corso

  • L’obiettivo del corso è quello di consentire agli operatori sanitari di accrescere le competenze per prevenire e gestire gli atti di violenza nei propri confronti

Normativa

  • Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n.81 e s.m.i. – Raccomandazione n. 8 del  Ministero della Salute del novembre 2007

 

Programma Corso

MODULI FORMATIVI

Modulo 1 – Quadro Normativo e Istituzionale

  • D.Lgs. 81/2008: artt. 15 (misure generali), 18 (datore/dirigenti), 20 (lavoratori), 28 (DVR: inclusione rischio aggressioni), 37 (formazione).
  • Legge 14 agosto 2020 n. 113 (“antiviolenza”): definizioni, inasprimento pene (art. 583-quater c.p.; 61 n. 11-octies c.p.), istituzione Osservatorio Nazionale presso il Ministero della Salute;
  • Raccomandazione Ministeriale n. 8/2007 (prevenzione atti di violenza a danno degli operatori): ambiti, misure organizzative e formative.
  • Linee guida internazionali WHO/ILO/ICN/PSI per il settore salute: quadro di policy, approccio sistemico.
  • Procedure aziendali: segnalazione evento, attivazione sicurezza interna, referto/querela, tutela assicurativa, raccordo con RSPP/RLS e Comitato Rischio Clinico.
  • Tutela legale dell’operatore: profili di responsabilità, nesso servizio, differenza tra referto e denuncia, procedibilità d’ufficio nei reati aggravati.

Modulo 2 – Rischi Psicosociali

  • Setting più esposti (emergenze, psichiatria, dipendenze, sportelli)
  • Tipologie di aggressione (verbale, fisica, minaccia, stalking), near miss.
  • Fattori di rischio: organizzativi (attese, carichi, sotto-organico), ambientali (layout, vie di fuga, barriere), relazionali (comunicazione, aspettative), individuali (fatica, SLC).
  • Stress Lavoro-Correlato (SLC
  • Aspetti biologico-psicologici dell’aggressività
  • Segnali di allerta: verbali/paraverbali/non verbali; pattern tipici (agitazione, invadenza, minacce velate).
  • Impatto sugli operatori: stress acuto, moral distress, rischio burnout, second victim.

Modulo 3 – Gestione dell’Aggressività e Prevenzione

  • De-escalation: postura, distanza di sicurezza, uso della voce, riformulazione empatica, setting dei limiti, opzioni “time-out”, negoziazione breve; cosa non fare (sfide, sarcasmo, sovraccarico informativo).
  • Gestione crisi: triage comportamentale, ruoli del team (leader, comunicatore, sentinella sicurezza), critical language, tecniche “low arousal”, chiamata rinforzi.
  • Prevenzione organizzativa: riduzione tempi di attesa percepita, informative chiare, criteri di priorità trasparenti, design delle aree (linee di fuga, barriere visive, allarmi silenziosi), policy visite.

Modulo 4 – Supporto a Singoli e Gruppi

    • Post-evento: messa in sicurezza, first aid psicologico (PFA), debriefing a caldo (10–15’), debriefing clinico e defusing entro 72h, follow-up HR/HSE.
    • Supporto al singolo: tecniche di autoregolazione (respirazione, grounding, self-talk), rientro graduale, mentoring.
    • Supporto al gruppo: rituali di chiusura, lesson learned, condivisione protetta, ri-contrattazione di regole di reparto.
    • Rete di aiuto: Medico Competente, RSPP/RLS, Psicologia del lavoro, Comitato Rischio Clinico, sindacati, tutela legale.
    • Programmi strutturati: peer-support e critical incident stress management (CISM) adattati al contesto sanitario.
    • Indicatori di efficacia: ritorno al lavoro, riduzione assenze, miglioramento clima (pulse survey), reporting eventi.

 

Certificazione

Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza ai sensi della normativa vigente in materia.

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